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Il castello errante di Howl (ハウルの動く城 Hauru no ugoku shiro) è un film del 2004, scritto e diretto da Hayao Miyazaki e prodotto dallo Studio Ghibli.

Il film, ambientato nell'Europa di fine ‘800, parla di Sophie, una ragazza di diciotto anni che viene aiutata da Howl, un mago che vive in un bizzarro castello semovente. Successivamente ella verrà trasformata in una vecchia dalla Strega delle Lande, vecchia fiamma di Howl.

Presentato alla 61ª Mostra internazionale del cinema di Venezia nel 2004, il film fu candidato nel 2006 all'Oscar come miglior film d'animazione. È il secondo film dello Studio Ghibli di maggior incasso.

Trama[]

Sophie è una ragazza semplice, appassionata del suo lavoro, che a soli 18 anni gestisce il negozio di cappelli del padre defunto, passando così l'intera giornata tra il negozio e la casa. Mentre va in panetteria a trovare la sorella minore, Lettie, viene importunata da due gendarmi, presenti in città per l'imminente guerra, ma è salvata da un avvenente ragazzo, il misterioso mago Howl, il quale prova subito simpatia per la ragazza. Tornata in negozio, Sophie riceve una visita della Strega delle Lande Desolate a causa delle attenzioni ricevute da Howl: la strega da tempo ricerca il cuore di Howl per averlo tutto per sé, e scaglia una maledizione sulla ragazza, trasformandola in un'anziana donna e impedendole di rivelare la verità sulla propria condizione. Impaurita dal nuovo aspetto e temendo la reazione dei suoi familiari, Sophie scappa via.

Con la scusa di andare a trovare la minore delle sue sorelle si incammina e, stanca per la sua nuova forma fisica, cerca un bastone che possa darle aiuto nello scalare le montagne: cerca così di prendere un bastone di legno in una siepe, che scopre essere di uno spaventapasseri animato dalla testa di rapa, salvandolo. Chiede allora ironicamente a "Testa di Rapa", il nome che dà allo strano bastone, un rifugio per la notte, e lui la conduce alla dimora di Howl, un castello in grado di spostarsi da un posto all'altro.

Una volta dentro, Sophie incontra il demone del fuoco Calcifer, il quale alimenta il castello; essendo un demone molto potente, si accorge che Sophie porta addosso una maledizione ingarbugliata di cui ella non può fare parola. Calcifer rivela che nel momento in cui Sophie scioglierà la maledizione che lo lega al castello e ad Howl, immediatamente lui scioglierà la maledizione che rende Sophie una nonnina.

Al calore del fuoco Sophie si addormenta e viene svegliata la mattina successiva dal bussare di gente alla porta del castello. Markl, un giovane apprendista di Howl, arrivato al piano terra, riceve un invito da parte del re e, perplesso per la presenza di Sophie, chiede chi essa sia, ma senza buttarla fuori. Nel corso della storia il loro rapporto diventerà sempre più forte, come quello di due fratelli. Intanto, mentre Sophie si adatta alla vita del castello, scopre che la porta d'ingresso è un portale magico che conduce in quattro luoghi diversi, tutti distinguibili da diversi colori situati in un cerchio diviso in quattro parti sul pomello della porta e sul muro d'entrata (rosso, giallo, verde e nero) dal mare alla montagna. Inoltre, in ognuno di questi luoghi Howl è conosciuto con un nome diverso.

Quando appare Howl, Sophie si presenta come la donna delle pulizie del castello, assunta da Calcifer. Howl capisce subito che la nonnina è in realtà la giovane incontrata tempo prima, ma non lo vuol far notare. Inizialmente, Sophie vive tra la città di mare lontana dalla guerra (che ricorda proprio la prima guerra mondiale, per esempio nel fatto che le uniformi dei soldati che importunano Sophie, ossia giacca blu e pantaloni rossi, sono uguali a quelle francesi del 1914), la capitale in cui la misteriosa scomparsa del principe ereditario Justin fa sì che la guerra si insinui in città e una splendida campagna, incontaminata.

Il re convoca Howl per combattere in guerra, sia come Jenkins sia come Pendragon (due maschere del potente mago), e Sophie scopre che l'uso delle molteplici identità lo aiuta ad essere libero. Tuttavia, Howl teme Madame Suliman, maga di corte reale e suo ex mentore, e chiede a Sophie di andare a parlarle al suo posto, presentandosi come la madre di Pendragon e dichiarando quanto codardo sia il figlio, per convincere il re a non farlo andare in guerra.

A palazzo, Sophie si imbatte in un cane asmatico, Heen, che inizialmente pensa essere Howl sotto copertura. Incontra anche la Strega delle Lande Desolate, che, dopo essere stata allontanata cinquant'anni prima, cerca di riconquistare il patrocinio della casa reale. Invece di accoglierla, la Maga Suliman punisce la Strega, scaricando tutta la sua potenza su di lei e facendole assumere la sua vera forma: un'innocua vecchietta, con pochi ricordi delle sue azioni passate, come la sua ossessione per il cuore di Howl. Suliman dice a Sophie che Howl incontrerà la stessa sorte se non contribuirà alla guerra. Sophie, prendendo le difese di Howl, protesta con veemenza, indebolendo per qualche istante l'incantesimo della Strega grazie all'amore nelle sue parole. Suliman, comprendendo i sentimenti di Sophie, si rende conto che proprio lei è il punto debole di Howl.

Howl, sotto i panni del Re, arriva per salvare Sophie, ma la sua copertura salta quando il vero Re entra nella sala. Suliman cerca di intrappolare Howl, ma lui e Sophie riescono a fuggire, con la Strega delle Lande, ormai inerme, e il cane Heen. L'anello magico di Howl permette a Sophie di arrivare da Calcifer, mentre Suliman inizia il suo inseguimento per raggiungere Howl.

Sophie scopre che Howl si trasforma in un uccello capace di interferire nello svolgimento della guerra, ma ad ogni trasformazione diventa per lui più difficile tornare alla forma umana. Howl, per una maggiore copertura, apporta delle modifiche al castello: una delle entrate corrisponde a quella della vecchia casa di Sophie, mentre un'altra alla residenza d'infanzia di Howl, un dono che fa a Sophie.

Sophie cambia continuamente aspetto, da vecchia a giovane e viceversa, fino a che non si stabilizza temporaneamente ad un aspetto giovane con i capelli color argento. Mentre passeggiano per il giardino donato a Sophie, una nave bombardiere vola sopra la casa di Howl e lui, inorridito dalla quantità di bombe al suo interno, ne provoca il malfunzionamento. Non solo la nave subisce i danni: anche il braccio sinistro di Howl si ricopre in parte di piume, mentre le dita si trasformano in lunghi artigli. Tuttavia, i sottoposti di Suliman attaccano i due ed Howl è costretto a nascondere Sophie nel castello, mentre lui torna a combattere.

La madre di Sophie visita la casa e riconosce in qualche modo la figlia, nonostante il suo aspetto, ma dopo un felice ritrovo, sotto la minaccia di Suliman, lascia dietro di sé una borsa contenente un "insetto spione". La Strega delle Lande lo scopre e lo distrugge buttandolo su Calcifer. Purtroppo, Calcifer si ammala dopo aver mangiato l'insetto, diventando incapace di proteggere il castello, e quando Markl apre le finestre per arieggiare l'ambiente in cui la Strega delle Lande ha fumato il sigaro trovato nella borsa lasciata dalla madre di Sophie, la copertura rischia di saltare.

Pochi istanti dopo, la città subisce un bombardamento a tappeto da aerei nemici, mentre gli emissari di Suliman invadono il negozio di cappelli. Dopo essere arrivato al momento giusto per proteggere il negozio di cappelli dai bombardamenti, Howl riesce a fermare l'esplosione di una bomba, proprio nel cortile di casa, e dopo aver risistemato le protezioni del castello, aiutando Calcifer a riprendersi, riparte per salvare la città dai bombardamenti, confidando a Sophie di non voler più scappare perché adesso ha trovato qualcuno da proteggere e difendere: lei. Per far perdere le loro tracce, Sophie convince Calcifer ad abbandonare il focolare e a distruggere così il castello, il cui movimento dipendeva interamente dal demone. Distrutto tutto, Calcifer riprende possesso del vecchio posto, ma grazie alla treccia che gli dona Sophie recupera le forze perse, e con i resti del castello crea una versione più piccola del castello errante, così da andare in aiuto ad Howl.

In tutto questo, la strega intuisce che il cuore di Howl è custodito dalle fiamme di Calcifer (Calcifer ha infatti bisogno di una parte di qualcuno per contribuire nella magia potente) e lo afferra. Prendendo il cuore di Howl, la strega prende anche Calcifer, il quale, grazie all'effetto della treccia di Sophie, diventa molto più forte, e il fuoco che ne consegue rischia di uccidere la strega. Per salvarla dalla combustione, Sophie butta addosso alla strega ed a Calcifer dell'acqua. Con Calcifer quasi estinto, ciò che resta del castello si rompe in due parti, una in cui si trovano Sophie e Heen, che cadono all'interno di un dirupo, un'altra in cui si trovano Markl e la strega, con l'ormai debole Calcifer ancora nelle sue mani (in tutto questo Sophie mantiene le sembianze giovanili).

Sophie cade in lacrime, credendo di aver ucciso sia Calcifer sia Howl, visto che le loro vite sono collegate. Mentre singhiozza, l'anello che le ha dato Howl emette una luce che indica una porta del castello. La ragazza cammina attraverso di essa, e Heen la segue con riluttanza: si ritrovano nel passato di Howl. Sophie vede la casa d'infanzia di Howl e il momento in cui Howl ha catturato Calcifer, una giovane stella cadente, stipulando un contratto con lui. Ad un tratto Sophie viene risucchiata indietro nel tempo presente, ma prima di partire riesce ad urlare ad Howl e a Calcifer che lei sa come aiutarli, e che se la aspetteranno lei darà loro una mano in futuro. Sophie segue poi la strada indicata da Heen, che continua a sollecitarla perché faccia in fretta, prima che il passaggio fuori dal tempo e dallo spazio crolli.

Tornando al presente, Sophie trova Howl, ormai perso nella forma di uccello davanti alla porta, e proprio in quell'istante si rende conto che lui l'ha aspettata per tutto quel tempo. Quando raggiungono gli altri, Howl diventa di nuovo umano e Sophie supplica la strega di restituire il cuore, che mette di nuovo nel petto di Howl, con l'accordo di Calcifer.

Anche se Howl non ha ancora ripreso conoscenza Calcifer torna nella sua forma originale e vola via. Con Calcifer lontano, i resti del castello scivolano giù per il pendio della montagna e Testa di Rapa si sacrifica frenando la caduta per salvare gli altri, spezzandosi. Come ricompensa delle sue azioni coraggiose, Sophie gli dà un bacio, trasformandolo di nuovo nel principe Justin, che era stato maledetto da una strega fino a che non avesse ricevuto un bacio dal suo vero amore.

Ormai, Sophie è riuscita a tornare al suo aspetto giovanile (con l'eccezione dei suoi capelli d'argento) e Howl recupera le forze, grazie al suo cuore. Il principe Justin si rende conto che Sophie è innamorata di Howl, mentre Suliman, che spia il gruppo utilizzando Heen (il cane infatti era stato inviato per seguire ogni movimento del gruppo, ma, fedele a Sophie, contatta Suliman solo alla fine per darle la notizia che tutto è finito bene), decide di porre fine alla guerra. La strega delle Lande capisce che l'amore di Justin non è ricambiato e per questo, rassicurandolo, gli dice di non preoccuparsi e, scherzosamente, aggiunge che ad aspettarlo ci sarà ancora lei.

Calcifer, rendendosi conto che non può sopportare di lasciare i suoi amici, torna da loro. Howl, Sophie e gli altri sono poi visti a bordo di un nuovo castello errante in volo, alimentato da Calcifer di sua spontanea volontà, mentre gli aerei bombardieri tornano a casa perché la guerra è finita. Il film termina con Markl e Heen che giocano su un prato del castello, la strega seduta come una nonna cordiale, mentre Howl e Sophie si baciano su di un balcone del castello mentre vola nel cielo.

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